SCIACCA. «Bisogna trasferire subito i cannoni dalla sede del Museo del Mare invasa dal fango. Il Comune ci aiuti a trovare un' altra sistemazione perché questi reperti, preziosi, non possono rimanere in quel sito».
È Lillo Santangelo, a capo dei Gruppi Archeologici d' Italia e protagonista, negli ultimi 25 anni, delle campagne di scavi che hanno consentito di recuperare questi cannoni, ad avanzare la richiesta dopo che, per tutta la mattinata di ieri, domenica, è stato impegnato, al Museo del Mare, nella pulizia e nella verifica del sito che ospita sei cannoni, quattro in ferro e due in bronzo, diverse palle di cannone, la campana ed altri oggetti che si trovavano sulla nave, affondata, nel 1500, nel mare di Sciacca.
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