SCIACCA. Dopo ieri, scuole chiuse anche domani a Sciacca e a Ribera, le località agrigentine colpite duramente dalle alluvioni dei giorni scorsi. Cessata l'emergenza maltempo, i sindaci Fabrizio Di Paola e Carmelo Pace hanno reso noto oggi di avere incaricato i tecnici comunali di effettuare una ricognizione di tutti gli istituti per verificarne la sicurezza prima di autorizzare il ritorno degli alunni in classe. Danni ingenti all'agricoltura, allagamenti, frane, strade invase da fango e detriti e chiuse e due dispersi. L'ondata del maltempo che ha colpito la Sicilia ha lasciato una scia di distruzione. A Ribera si fa la stima dei danni causati dalla bomba d' acqua di venerdì mattina e il sindaco Carmelo Pace parla di "50 milioni di euro necessari per ripristinare la viabilità e per gli interventi nelle località come Seccagrande e almeno 2 milioni nelle aree del centro cittadino. A questi -aggiunge -bisogna sommare almeno 30 milioni di euro alla produzione agrumicola». Ribera è stata la prima delle due tappe agrigentine di ieri del presidente della Regione, Rosario Crocetta, arrivato proprio per verificare i danni subiti da questo territorio. Il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, afferma che "solo nel perimetro urbano i danni ammontano ad almeno 2 milioni di euro. La situazione è particolarmente critica anche nelle campagne e nelle zone extraurbane - aggiunge - dove ci sono fondi agricoli che non si possono neppure raggiungere perché la viabilità rurale non esiste più». Tra Ribera e Sciacca in Sicilia si stima la perdita del 50 per cento degli agrumi ma nell' Isola si contano coltivazioni di piante aromatiche totalmente distrutte e serre sdradicate.