Agrigento

Martedì 26 Novembre 2024

Salta l'udienza, Giuseppe Arnone rimane ai domiciliari

Avrebbe pagato una somma di 14 mila euro per evitare clamore mediatico sulla vicenda giudiziaria che la vede coinvolta. Ma, invece, suo malgrado, il polverone che si è alzato attorno al caso ha finito per amplificarlo. Ieri mattina, davanti al gup Stefano Zammuto, è iniziata l' udienza preliminare a carico dell' avvocato Francesca Picone che, il 12 novembre scorso, ha teso una "trappola" al noto collega Giuseppe Arnone, politico di lungo corso e più volte candidato a sindaco, facendolo arrestare in flagranza di reato per estorsione. Il primo passaggio è stato ieri, ma il giudice Zammuto ha dovuto rinviare perché non risultava andata a buon fine la notifica alla seconda imputata, Concetta Pico ne, sorella dell' avvocatessa. Si torna in aula il 10 gennaio e, al momento, sulla base di quello che c' è scritto nell' ordinanza, fino a quel giorno Arnone dovrà restare ai domiciliari. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE AGGIORNAMENTO: la tesi della Procura è stata successivamente ritenuta priva di fondamento e il reato è stato derubricato.

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