AGRIGENTO. Niente sequestro dei beni per tre componenti dell' ex consiglio comunale finiti sotto inchiesta per l' accusa di avere partecipato alle sedute delle commissioni utilizzando una delega con firma falsa. I giudici del tribunale del riesame di Agrigento hanno rigettato l' appello dei pubblici ministeri Alessandro Macaluso e Santo Fornasier che chiedevano di ribaltare la decisione del gip Alessandra Vella. Gli indagati sono l' attuale capogruppo dell' Ncd al consiglio Alfonso Mirotta, 49 an ni, e gli ex componenti Alfonso Vassallo, 33 anni, e Francesco Picone, 39 anni. Secondo i pm avrebbero usato delle deleghe con firme false per partecipare alle sedute di commissione. Picone è accusato di avere truffato il Comune per 5.300 euro, Mirotta per 1.157, Vassallo per 5.130. Il gip, però, aveva ritenuto sussistente il solo reato di falso e non quello di truffa ritenendo che la loro effettiva partecipazione alle sedute avesse comunque dato loro diritto a percepire il compenso del gettone. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE