ARAGONA. «Come avveniva il controllo della sicurezza? Sostanzialmente si trattava di una verifica empirica, se la collina si gonfiava c' era un segnale di pericolo che bisognava monitorare». L'ex direttore della riserva naturale delle Maccalube, Marco Interlandi, spiega in aula le modalità con cui si cercava di prevenire incidenti e problemi legati all' attività dei vulcanelli. Legambiente, in base a un contratto che prevedeva il pagamento di un consistente canone, gestiva il sito attraverso i suoi di pendenti ma il controllo della sicurezza sembra sia stato abbastanza approssimativo visto che non pare esserci stata una previsione scritta sul monitoraggio della sicurezza. Tanto che lo stesso Interlandi, essendo un geologo, veniva spesso coinvolto a titolo più o meno informale quando c' erano potenziali situazioni di pericolo anche se aveva cessato da oltre dieci anni la sua attività lavorativa per le Maccalube e gestiva un altro sito, sempre per Legambiente. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE