FAVARA. «In questa terra dove la giornata lavorativa inizia all' alba e termina la sera tardi si prendono pure le bastonate e i proiettili per reclamare una misera paga». Dalle premesse alle conclusioni: dieci anni di reclusione per il favarese Giuseppe Fanara, 28 anni, accusato di avere sparato all'indirizzo di un bracciante agricolo nigeriano e di averne picchiato un altro con una spranga per un banale contrasto legato al pagamento di un lavoro.
La pena chiesta ieri mattina dal pubblico ministero Salvatore Vella, peraltro, è ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato. I difensori, gli avvocati Antonino Gaziano e Salvatore Tirinnocchi, hanno chiesto il rito alternativo alla condizione di produrre agli atti del fascicolo una nuova prova, vale a dire la perizia del Reparto di investigazione scientifica dell' Arma dei carabinieri.
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