LICATA. Scena muta davanti al gip. I dubbi degli inquirenti sui mandanti dell'attentato incendiario al sindaco di Licata, Rosario Cambiano, restano tutti. I due indagati, finiti venerdì agli arresti domiciliari, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori di garanzia di Angelo Marco Sortino e Calogero Strincone, entrambi licatesi di 32 e 30 anni, si sono celebrati ieri mattina davanti al gip Alessandra Vella che ha disposto il provvedimento cautelare su richiesta dei pubblici ministeri Simona Faga e Alessandra Russo. Sono loro, secondo gli inquirenti e il giudice, gli autori dell'incendio, appiccato lo scorso 8 maggio all'abitazione di Rosario Cambiano, padre del sindaco di Licata, da tempo alla ribalta nazionale per avere disposto, conformemente a quanto imposto dalla Procura, la demolizione degli immobili abusivi. I due licatesi sono accusati di essersi introdotti nell'abitazione e di aver appiccato l' incendio in più punti servendosi di stracci, cartone e diavolina. Secondo gli inquirenti, i due sarebbero gli autori materiali dell' incendio, ma dovrebbero aver agito su commissione. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE