LICATA. «Sia chiaro che la Regione non ha alcun potere per fermare le demolizioni delle case abusive. Siamo solidali con il sindaco Angelo Cambiano e per venirgli incontro gli diciamo che se non se la sente di continuare con le demolizioni possiamo, tranquillamente, avocare a noi la questione, nominando un commissario che lo faccia al suo posto». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, durante la conferenza stampa, nel chiostro dell'antica Badia di Licata (Ag). Crocetta a Licata è arrivato, insieme al vice presidente Lo Bello ed all'assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Croce, per incontrare il sindaco Angelo Cambiano. Ma Cambiano gli aveva già fatto sapere che non sarebbe stato a Licata per un impegno pregresso preso con il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è stato accolto a Licata da alcuni consiglieri comunali che in maniera «vivace» gli hanno chiesto conto e ragione del fatto che «si demolisce soltanto a Licata». «La legge - ha spiegato Crocetta - va applicata, senza sconti». A proposito delle costruzioni entro i 150 metri dalla battigia, però, il governatore ha detto che «potrebbe essere valutata la possibilità di presentare una legge che preveda una moratoria di un anno per le demolizioni. Nell'ambito del piano spiagge, infatti, i Comuni potrebbero decidere di dichiarare di pubblica utilità alcune delle case abusive, per farne strutture ricettive o, comunque, al servizio della balneazione». Per circa un'ora e mezzo il presidente Crocetta si è poi confrontato alcuni cittadini, compreso alcuni rappresentanti di coloro i quali hanno costruito abusivamente ed ora le loro case sono nell'elenco di quelle da demolire.