AGRIGENTO. Un' altra notte di fuoco, l' ennesima, nell'agrigentino. Un' altra notte in cui i carabinieri, la polizia ed i vigili del fuoco hanno dovuto fare i conti con gli incendi di auto che si registravano da una parte all' altra della provincia, con i pompieri impegnati a spegnere le fiamme, nel tentativo di ridurre al minimo i danni, e gli investigatori alle prese con indagini utili a scoprire, intanto, la natura dei roghi, e poi a comprenderne le ragioni. Indagini tutt'altro che semplici perché, ancora una volta, ci si trova di fronte a "cause da accertare". Non si capisce, cioè, se il fuoco è stato appiccato da ignoti piromani o le fiamme sono state generate da corto circuito piuttosto che da autocombustione. Sono stati tre i centri nei quali, tra sabato e domenica, i vigili del fuoco hanno spento le fiamme: Agrigento, Lampedusa e Licata. L' incendio più grave, considerata soprattutto l' entità dei danni provocati, è quello che si è registrato nel capoluogo di provincia. Nel quartiere Villaseta - Monserrato il fuoco ha distrutto completamente l' autoarticolato della motrice di proprietà di un imprenditore di Porto Empedocle. I danni sono molto ingenti. Ammontano, infatti, ad oltre 50.000 euro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE