LICATA. «Quella prospettata ora dal sindaco, la costituzione cioè di un coordinamento regionale che si occupi delle demolizioni in tutta l'isola, e non solo a Licata, è una proposta che noi facciamo da quando tutta questa storia è iniziata». A sostenerlo è Angelo Curella, presidente del Comitato per la tutela della casa al quale sono iscritti circa ottanta ex proprietari di stabili abusivi sui quali ora incombono le nuove demolizioni. Il Comitato, che proprio ieri ha festeggiato i 14 anni di fondazione, ha, comunque, «apprezzato l'apertura del sindaco Angelo Cambiano». Nelle scorse settimane il Comitato per la tutela della casa è tornato a chiedere di fermare le demolizioni e qualche giorno fa una religiosa, suor Augusta Santoro, ha scritto a Papa Francesco chiedendogli, sostanzialmente, di intercedere presso le autorità competenti affinchè «tengano in considerazione i sacrifici fatti da tanti licatesi per realizzare delle case». Dai componenti il Comitato ora arriva un'altra proposta. «Siamo pronti - dice il presidente Angelo Curella - a mettere a disposizione dei terremotati di Lazio, Umbria e Marche le nostre abitazioni. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE