E' sui social, grazie alle testimonianze riportate da alcuni licatesi, che viene sollevato il problema relativo alla presenza, sulle statali dalla quale accede a Licata chi arriva da Canicattì, Ravanusa e Campobello da una parte e Gela dall' altra, ma anche dalle zone di campagna e dalla periferia cittadina, di gruppi di giovani extracomunitari ospiti dei centri di accoglienza cittadini, che camminando sul bordo della strada raggiungono a piedi il centro. Più d' uno, su Facebook, ha rilevato che soprattutto di sera questi gruppi di persone sono poco visibili. Viene perciò manifestata la preoccupazione di investirli, e si chiedono interventi urgenti per impedire che ciò accada, quindi a tutela delle vite umane. «Non so di chi sia la competenza, ma qualcuno dovrebbe occuparsi della situazione che si è venuta a creare nel tratto di strada - ha scritto un licatese su Facebook - tra la via Campobello e la strada statale 123, in contrada Piana Bugiades. Infatti chi percorre giornalmente questa strada, come faccio io, avrà notato come il frequentissimo transito pedonale di giovani, spesso in gruppo, stia creando seri problemi alla circolazione, sia per la loro stessa incolumità, sia per il traffico automobilistico. Più di una volta ho rischiato di investirne qualcuno, so pratutto nelle ore serali quando la visibilità si riduce. Questo non vuole essere un post discriminante, un morto senegalese o italiano è sempre un dramma, ma speriamo che per provvedere a verifiche e messa in sicurezza non si debba aspettare una tragedia». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE