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Bimba agrigentina rischiava il braccio, i medici riescono a salvarla

AGRIGENTO. Tutto è bene, quel che finisce bene, si direbbe. È terminata nella afosa notte del 19 agosto, al Policlinico di Palermo, l' odissea di E. M., una bambina di nove anni, che nel pomeriggio, per il cedimento strutturale di un recinto, veniva colpita da una lastra di ferro, che le tranciava di netto i muscoli ed i vasi sanguigni del braccio sinistro.

Trasportata in elicottero dalla provincia di Agrigento, dopo un lungo peregrinare da un ospedale all' altro, con reparti semideserti e carenza di personale medico qualificato perché in ferie, arrivava quindi all' ospedale Policli nico di Palermo, dove, durante la notte, veniva sottoposta ad un delicato e complesso intervento chirurgico in anestesia generale.

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