PORTO EMPEDOCLE. Quarantenne sottoposto alla sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno, chiama il commissariato di polizia e comunica che sta per recarsi al pronto soccorso dell' ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento perché sta male. Gli agenti del commissariato "Frontiera" di Porto Empedocle, naturalmente, ne prendono atto. La legge consente, del resto, per motivi di salute, di non rispettare le prescrizioni della sorveglianza speciale. Scatta, però, inevitabilmente, il controllo. I poliziotti - coordinati dal vice questore aggiunto Cesare Castelli - contattano il pronto soccorso. La prima, la seconda ed una terza volta. Dell' empedoclino, nessuna traccia. Verrà ritrovato - stando a quanto ieri è stato ufficialmente ricostruito dalla polizia - in un noto locale della città marinara mentre ballava la zumba ed altri balli latino americani. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO OSCARICA LA VERSIONE DIGITALE