AGRIGENTO. Ferragosto - da tradizione - era falò sulla spiaggia, notte sotto le stelle all' insegna della musica e di una grigliata di carne o di pesce e poi una breve siesta in una tenda di fortuna. Una «tradizione» che, sistematicamente, però innescava risse, faceva divampare incendi nelle pinete attigue al litorale e creava problemi, a causa dei tanti giovani alticci o addirittura ubriachi, ai proprietari degli stabilimenti balneari. Quest' anno, ad Agrigento ed in tutti i comuni costieri della provincia, però, si cambia. E lo si fa perché «l' obiettivo, già identificato lo scorso anno, - ha detto, in occasio ne di un apposito vertice, il prefetto Nicola Diomede - è il rispetto dell' ambiente, la tutela della spiaggia e garantire la possibilità che vi sia fruizione per tutti. Che ognuno possa lasciare spiagge e pineta, in maniera rispettosa dall' ambiente e dei diritti degli altri». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE