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Sciacca, le analisi nel mare della Foggia: "Acque non inquinate"

AGRIGENTO. Nessuna traccia di inquinamento. Valori largamente al di sotto del limite per consentire di fare ilbagno nel mare della Foggia. A questi risultati sono pervenute le analisi eseguite da un laboratorio privato per conto del comitato di quartiere della Foggia. Un risultato nettamente diverso rispetto alle conclusioni cui sono pervenute le analisi dell' Asp.

Il comitato di quartiere, guidato da Mauro Butera, segue da tempo gli accertamenti compiuti anche dal Circo mare sui torrenti che scaricano alla Foggia, ma adesso ha un elemento importante per sostenere la tesi che vuole portare avanti.

«I valori che sono emersi dalle analisi che noi abbiamo commissionato - dice Butera - sono assolutamente lontani da quelli di criticità previsti dal decreto legislativo 116 del 2008. Secondo le analisi dell' Asp solo le acque della Foggia sono inquinate.

Le analisi relative al torrente San Marco, che fa parte della Foggia, all'ex Tonnara e allo Stazzone danno queste come zone balneabili. E allora com' è possibile che in uno specchio d' acqua ristretto, tra la Tonnara e la Foggia, con il torrente San Marco che è stato analizzato, tutto risulta balneabile tranne la Foggia? Ricordiamo che a Sciacca cinque giorni su sette spira vento di ponente che spingerebbe questo eventuale inquinamento verso la Tonnara e il Lido. E poi ci sono le analisi di Goletta Verde - aggiunge Butera - che hanno evidenziato che l' unica zona del litorale saccense dove c' è inquinamento è lo Stazzone e nient' altro».

Scendendo nello specifico degli accertamenti svolti dal laboratorio di analisi per conto del comitato di qua riere della Foggia Mauro Butera aggiunge che «i coliformi totali sono risultati 38 su 500 che è il limite massimo stabilito dalla legge. E poi escherichiacoli 6 su 600 ed enterococchi 2 su un valore di 185, quindi tutto molto lontano dai limiti di criticità stabiliti dalla legge».

A dicembre dello scorso anno il Circomare di Sciacca ha trasmesso un' informativa alla Procura che ricostruisce tutta la situazione riguardante scarichi di sostanze oleose. A distanza di quasi un anno, però, le analisi del comitato hanno riscontrato una situazione diversa.

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