AGRIGENTO. "Con una mano tende la mano ed offre risorse, poi drasticamente toglie. E questo non è possibile». Parte da Agrigento la fronda contro la decisione del governo Crocetta la cui giunta ha approvato un articolato, ora da sottoporre al voto dell' Ars, che prevede l' eliminazione della quota destinata ai Comuni dagli importi che derivano dalla vendita dei biglietti d' ingresso nei siti archeologici e nei musei. Si tratta di cifre non indifferenti, che oscillano, in media sui due milioni di euro e che le amministrazioni locali hanno fino ad ora utilizzato per finanziare servizi, iniziative ed anche sagre e spettacoli. Fondi, comunque, destinati alla promozione del territorio.
In testa alla protesta c' è il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, che ha già avuto modo di far sapere che farà di tutto per bloccare l' iniziativa governativa. «Ho già parlato con altri sindaci che come me contestano la scelta della Regione. Ho telefonato ai sindaci di Palermo, Catania, Siracusa e Taormina. Siamo tutti d' accordo nel sostenere che non possiamo essere penalizzati con la revoca di questo finanziamento».
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