LICATA. Otto bobine del processo scaturito dall'inchiesta antidroga "Ballarò" non si trovano. Il pubblico ministero Santo Fornasier, che ieri avrebbe dovuto iniziare la sua requisitoria, ha fatto presente che «per almeno otto imputati manca la prova ed è necessario trovarle». Il magistrato ha attivato le ricerche chiedendo le bobine con le intercettazioni al commissariato di Licata. A quanto pare sarebbero state utilizzate nell'ambito di un' indagine della Direzione distrettuale antimafia che indagava su un' eventuale organizzazione che stava dietro al giro di spaccio. Il processo, peraltro, per varie ragioni si è trascinato per le lunghe ed è ripartito da capo davanti alla prima sezione penale dopo che era stato incardinato davanti a un altro collegio. L' udienza, ieri, è stata rinviata al 6 ottobre. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE