AGRIGENTO. Le fiamme sono arrivate ad una decina di metri dai casolari di campagna. Hanno perfino minacciato, senza però lambirla e dunque tenendosi a distanza, la casa di cura "Attardi". A Santo Stefano Quisquina, ieri pomeriggio, dopo che gli elicotteri ed i canadair hanno spento l' incendio divampato giovedì sera, fra le contrade Serra Mannirazze, Bosco-Kadera e Contuberna, si parlava esplicitamente - preso atto che gli ettari andati in fumo sono stati oltre 20 - di "disastro ambientale". Il bosco che rivestiva le montagne che circondano il centro urbano di Santo Stefano Quisquina, praticamente, non esisteva più. "E' stato sfigurato, e per molti anni, il paesaggio dell'alta valle del Magazzolo - ha detto il sindaco Francesco Cacciatore - . Era dalla metà degli anni Ottanta che non si verificava, nella zona, un incendio di tali dimensioni. E c' erano voluti quasi 40 anni per rivedere le montagne ripopolarsi di querce, roverelle, pini ed abeti". Il tutto inghiottito in una notte, quella fra giovedì ed ieri. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE