AGRIGENTO. Il sindaco Marco Zambuto e il dirigente dell' ufficio tecnico comunale, Giuseppe Principato, già due anni prima del crollo, sarebbero stati a conoscenza della «grave situazione di pericolo» mettendo per iscritto anche un' ordinanza di messa in sicurezza ma senza preoccuparsi che venissero rispettata.
Questa l'ipotesi del pubblico ministero Andrea Maggioni che nelle scorse ore ha fatto notificare gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari dell' inchiesta sul crollo dei palazzi Crea, al viale della Vittoria, che provocò l' evacuazione di oltre sessanta famiglia oltre che di diverse attività commerciali e studi professionali.
La situazione, peraltro, a distanza di oltre due anni da quel 5 marzo del 2014 quando la frana colpì al cuore la città, è rimasta pressochè inalterata. Il provvedimento che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per l' ipotesi di reato di disastro colposo, oltre a Zambuto, che nel frattempo si è trasferito a Verona dove fa l' insegnante, e a Principato, attuale dirigente del sesto settore del Comune di Agrigento, è stato notificato ai tre proprietari di un immobile adiacente ai palazzi le cui condizioni precarie avrebbe provocato il crollo del costone.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia