AGRIGENTO. Università a perdere. Tra le proposte e le proteste, quella che inizia oggi è ancora una volta una settimana decisiva per le sorti del Cupa. Una sorta di malato agonizzante che sa il cui destino è quello di arrivare, prima o poi al decesso. Ma al capezzale del malato grave sono arrivati i migliori chirurghi e medici, che aspettano la decisione del "primario", cioè il socio di maggioranza (l' ex Provincia) per stabilire se il paziente deve essere "operato". Nell'attesa il malato potrebbe anche morire. Venerdì 20 maggio, in ogni caso, il primario (commissario del Libero consorzio comunale di Agrigento, Roberto Barberi) dovrà sciogliere la riserva. Ed annunciare se l' ente rientrerà oppure no in società. Venerdì tornerà a riunirsi l' assemblea dei soci con il notaio Silvio Scaglia, che sta facendo avanti e indietro prima di poter ratificare la fuoriuscita o il rientro dell' ex Provincia dal Cupa. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE