LICATA. Le ruspe torneranno al lavoro domani. Nelle primissime ore del mattino, a seconda delle indicazioni che arriveranno dai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento, si saprà se l'impresa Patriarca Salvatore demolirà un altro degli edifici abusivi compresi nell'elenco stilato dal procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale e dall'aggiunto Ignazio Fonzo, oppure se, al contrario, si andrà avanti con il recupero di ciò che rimane delle villette rase al suolo nei giorni scorsi. Come è noto il conferimento in discarica dei detriti occupa molto tempo. Innanzitutto, infatti, con la supervisione dei tecnici del dipartimento Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune, i materiali vengono classificati, in modo da stabilire in quali discariche devono andare. Poi vengono caricati sugli autocarri della ditta e conferiti nei siti autorizzati. Solo quando tutte le macerie delle villette abbattute sono state rimosse si concretizza il totale ripristino dei luoghi. Così come è già accaduto a Torre di Gaffe, dove delle quattro villette comprese nell'elenco di demolizioni stilato dalla procura non è rimasto più nulla. Intanto a favore dell'azione condotta dal sindaco Angelo Cambiano si sono schierati, ieri mattina, i nove consiglieri comunali che in seno all'assise sostengono il primo cittadino. Si tratta di Giuseppe Territo, Elio D'Orsi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE