LICATA. Sotto scorta per la lotta all'abusivismo edilizio e segnalato per ipotesi di abuso dal comitato che riunisce gli ex proprietari delle villette da demolire: è il paradosso in cui si trova adesso Angelo Cambiano, sindaco di Licata. La tutela per Cambiano è scattata dopo le gravi minacce in seguito alla sua azione amministrativa contro l'abusivismo edilizio, concretizzata con le demolizioni delle villette sulla costa licatese. Le intimidazioni hanno raggiunto il culmine con l'incendio della casa di campagna del padre di Cambiano. Così il sindaco è stato messo sotto scorta: ha un poliziotto che lo segue, e una pattuglia davanti casa tutto il giorno. A proporre la tutela, martedì, durante la visita a Licata, era stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Intanto, il comitato per la tutela della casa, organismo al quale sono iscritti molti degli ex titolari degli edifici da demolire, ha segnalato proprio il sindaco al comando della polizia municipale chiedendo di effettuare controlli sulla sua abitazione. Secondo il comitato ci sarebbe l'ipotesi di un abuso edilizio relativamente al pergolato della villetta. La squadra edilizia ha già effettuato il sopralluogo ed eseguito i rilievi. Adesso verranno fatti i controlli catastali. La replica di Cambiano non si è fatta attendere: "Ho comprato la casa, e sono pronto a mostrare l'atto, così come è in questo momento. Non ho eseguito alcun abuso edilizio né nel pergolato, né in altre parti dello stabile. Bene fanno i vigili ad eseguire le verifiche del caso, ma io sono assolutamente tranquillo".