AGRIGENTO. Scoperti altri 9 casi. Casi di agrigentini - residenti nelle vie Ligustro, Ariosto, Della Quercia, Rosario Di Salvo, Fiume Verdura ed in viale Leonardo Sciascia - che avrebbero convogliato le acque piovane, provenienti dai pluviali, terrazze, piazzali, grondaie, dalle aree pavimentate e griglie, nella fognatura destinata alle sole acque nere. Casi di immissione di acque meteoriche che avrebbero provocato la fuoriuscita di liquami dai pozzetti di ispezione della rete fognante, posizionati lungo la battigia, nel tratto compreso tra la villa Sandro Pertini e la traversa Mare Nostrum a San Leone, ma anche dal pozzetto di piazzale Giglia. Casi per i quali il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha già firmato altrettante ordinanze. «Si provveda entro e non oltre 15 giorni a scollegare dal collettore delle acque nere tutte le acque provenienti - scrive il sindaco Firetto - da tetti, terrazze, spiazzali e caditoie, a salvaguardia dell'igiene, della salute pubblica e della pubblica incolumità». In caso di inottemperanza si dovrebbe provvedere all'esecuzione d'ufficio a spese del proprietario. Dallo scorso 20 marzo, le ordinanze firmate dal capo dell'amministrazione della città dei Templi sono state complessivamente 34. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE