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Palma, diciassette anni per l'omicidio della fidanzata

PALMA DI MONTECHIARO. Diciassette anni di reclusione, uno in più di quelli che aveva chiesto il pubblico ministero Andrea Maggioni al termine della requisitoria. Il giudice dell'udienza preliminare Alessandra Vella ha condannato, ieri pomeriggio, dopo una camera di consiglio di quasi cinque ore, il ventiseienne Angelo Azzarello, piccolo imprenditore di Palma che un anno e mezzo fa ha confessato l'omicidio della giovane fidanzata Alina Condurache, rumena di 22 anni, salvo poi fare una parziale marcia indietro.

Il giovane, difeso dagli avvocati Antonino Reina e Alfonso Neri, avrebbe ucciso la ragazza con due colpi di pistola. La reazione violenta che lo spinse a compiere l'omicidio sarebbe stata dettata dalla decisione della donna di interrompere la loro relazione a distanza di meno di due mesi dal fidanzamento, puntualmente annunciato su Facebook. L'omicidio avvenne il 3 dicembre del 2014 all'interno dell'azienda agricola della famiglia Azzarello, in contrada Cipolla, a Palma. Azzarello avrebbe esploso i colpi di pistola all'indirizzo della ragazza che venne colpita all'inguine e all'addome e morì durante il trasporto in ospedale.

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