PORTO EMPEDOCLE. I cancelli della discarica subcomprensoriale di contrada Matarana, a Siculiana, ieri mattina, per il Comune di Porto Empedocle, sono rimasti sbarrati. I tre mezzi pesanti, ricolmi della spazzatura raccolta nella città marinara, sono stati costretti - dopo un paio d'ore d'attesa, durante le quali s'è anche cercato di intavolare un minimo di trattativa per far conferire almeno i rifiuti che ieri riempivano gli autocompattatori, - a fare dietrofront. Il Comune di Porto Empedocle, che è in pre dissesto finanziario, a quanto pare, - non ci sono conferme istituzionali al riguardo - non avrebbe pagato la ditta Catanzaro che gestisce la discarica. E dunque i cancelli sono rimasti chiusi. Impossibile, pertanto, conferire i rifiuti già raccolti.
«È successo tutto a sorpresa - ha spiegato ieri l'amministratore delegato dell'Iseda, Giancarlo Alongi, -. Nessuno ci aveva detto nulla. Giunti alla discarica per il quotidiano conferimento, ci è stato negato l'accesso. Non abbiamo avuto motivazioni ufficiali. Da vie ufficiose, invece, abbiamo appreso che il Comune di Porto Empedocle non ha pagato la ditta che gestisce la discarica di Siculiana. Adesso, non abbiamo dove scaricare. I tre autocompattatori sono pieni, in mezzo alla strada. Siamo fermi pertanto. Ed in attesa che si sblocchi la situazione». Per oggi, dunque, a Porto Empedocle, la raccolta dei rifiuti non verrà garantita.
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