AGRIGENTO. «Sul Cupa si continua a "giocare" una partita che nulla a che fare con la presenza dell'Università ad Agrigento, con le esigenze delle famiglie e degli studenti e di chi opera all'interno del CUPA, ma che - come sempre - sembra essere più attenta agli assetti di potere». A denunciarlo con una nota stampa sono i Segretari Generali Provinciali di Cgil, Cisl e Uil. «Nessun pregiudizio da parte nostra sui nomi che circolano nei corridoi, se il Presidente del Cupa si debba chiamare Minacori o Brandara, a noi importa poco». Scrivono Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto. «Sin dall'inizio di questa discussione che si trascina senza costrutto da troppo tempo, - aggiungono - interessa molto di più capire quale ruolo si pensa di affidare a questo "polo universitario. Sia chiaro - si legge ancora nel comunicato a firma dei sindacalisti - che secondo noi a "guidare" il Cupa devono essere "espressioni del territorio" e non persone legate a doppio filo all'Università di Palermo ed in permanente potenziale "conflitto di interessi». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE