
AGRIGENTO. La giurisprudenza penale li chiama “sequestri per equivalente”, una locuzione riferita a reati tributari e che rappresenta una misura cautelare particolarmente invasiva costituita proprio dal sequestro finalizzato alla confisca per equivalente rispetto al reato tributario commesso.
In particolare, il sequestro preventivo e la successiva confisca rientrano fra le misure di tutela che lo stato ha introdotto con la legge finanziaria dell’anno 2007, estendendo la possibilità di colpire i patrimoni personali anche nelle ipotesi di reato tributario. Su questo aspetto, la Guardia di Finanza di Agrigento, continua a far registrare importanti risultati.
Il caso più eclatante è rappresentato, nell'ultimo bilancio di attività del Corpo riferito agli ultimi mesi, a quello di una societa’ che operava nel settore della fabbricazione di strutture metalliche, sottoposta a verifica fiscale nel 2015, e che è risultato che avrebbe omesso il versamento dell’iva per oltre 1 milione di euro.
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