AGRIGENTO. Entro giugno si insedierà alla presidenza del tribunale il giudice Pietro Falcone, 62 anni da compiere il 10 agosto, entrato negli annali della giustizia per essere diventato, nel 2002, il presidente di tribunale più giovane d’Italia. A soli 47 anni diresse il palazzo di Giustizia di Nicosia. Dopo la soppressione, per effetto della revisione della mappa degli uffici giudiziari, è stato presidente della quarta sezione penale del tribunale di Palermo, incarico che ricopre tutt’ora. Il Consiglio superiore della magistratura lo ha designato per sostituire Luigi D’Angelo, andato in pensione un anno fa e sostituito provvisoriamente dal giudice Luisa Turco, costretta al doppio lavoro visto che ha continuato pure a celebrare udienze come presidente di sezione e giudice monocratico. Falcone troverà un tribunale con un buon organico. La situazione si è normalizzata dopo la scopertura senza precedenti, risalente al dicembre del 2012, quando persino l’arcivescovo, oggi cardinale, Francesco Montenegro, lanciò l’appello affinchè le istituzioni si mobilitassero per tamponare una scopertura che superava il quaranta per cento. Attualmente ci sono ventitrè giudici su una tabella prevista di ventotto magistrati. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE