ARAGONA. Cacciatori di "oro rosso", di nuovo, in azione. Il furto di cavi di rame, questa volta, però, ha mandato in tilt il depuratore di Aragona. Danno e disagi, dunque, nel Comune Agrigentino dove, in contrada Fiumazza, i malviventi - senza essere visti, né sentiti - hanno asportato circa 300 metri di cavi elettrici. Un raid furtivo che ha determinato la mancata alimentazione del depuratore cittadino e dunque l'impianto è, conseguentemente, andato in tilt. Ad accorgersi del blocco delle apparecchiature è stato, durante un ordinario controllo, un addetto della Girgenti Acque. Subito una denuncia di furto di cavi di rame è stata formalizzata alla caserma dei carabinieri di Aragona. A fine gennaio scorso, i "cacciatori" di "oro rosso" avevano preso di mira, con diversi raid, la parte bassa della vicina Comitini. In quei casi, i ladri erano riusciti a tranciare i cavi dell'alta tensione Enel ed in contrada Firrio numerose abitazioni sono rimaste al buio. Contrada Firrio era stata però soltanto l'ultima delle zone "visitate" visto che analoghi furti erano stati messi a segno nelle contrade Mintina e Mandrazzi dove, in tre tranche, i malviventi riuscirono a portare via complessivi 7 mila metri, per circa due tonnellate e mezza, di cavi dell'alta tensione. Dopo quegli episodi, i "cacciatori" di "oro rosso" si sono allontanati da Comitini. Nelle ultime ore, invece, si sono rifatti vivi in contrada Fiumazza ad Aragona. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE