RIBERA. Il pubblico ministero, Michele Marrone, ha replicato agli avvocati nel processo per il crollo del ponte Verdura, sulla statale 115, e dopo che i difensori hanno chiesto un termine per controreplicare il giudice, Roberta Nodari, ha rinviato l'udienza al 22 aprile. Marrone aveva già chiesto la condanna a 3 mesi e 16 giorni di reclusione dei due tecnici Anas imputati nel processo.
Le difese, invece, hanno chiesto l'assoluzione. Gli imputati nel processo, che si celebra con il rito abbreviato, sono Antonino Tumminello, di 48 anni, capo cantoniere addetto alla sorveglianza del tratto di strada della statale 115 "sud occidentale sicula" in cui è situato il ponte, e Ignazio Calvaruso, di 59, capo del nucleo di manutenzione dell'Anas, con competenza sullo stesso tratto di strada.
Tumminello è difeso dall'avvocato Giovanni Vaccaro e Calvaruso dagli avvocati Domenico Galatà e Celestino Cardinale. I due tecnici, secondo l'accusa, avrebbero dovuto effettuare dei controlli riguardanti il ponte e il cui deterioramento avrebbe avuto una evoluzione graduale. Il pm ha chiesto per loro le generiche e l'attenuante di avere evitato il disastro con la chiusura della strada alcune ore prima del crollo.
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