AGRIGENTO. Era stato "relegato" nelle ultime file, nel banco dei «padri divorziati», durante la cerimonia della prima confessione della figlia. Per essere stato "costretto" a star lontano dalla piccola, l'uomo aveva protestato. E su Facebook, dopo quanto accaduto nella parrocchia di San Rocco a Grotte, era scoppiato il putiferio. Si parlava, a chiare lettere, di "atto di discriminazione". Adesso, però, è il tempo dell'epilogo per quella che è stata una gigantesca polemica nella quale tutti o quasi, a Grotte, si sono schierati al fianco del genitore. Venerdì Santo, l'arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, ha chiamato Santino Alaimo. A raccontarlo, sempre attraverso il social network di Facebook, è stato lo stesso Alaimo, colui che ha dovuto assistere dalle ultime fila alla cerimonia della prima confessione della figlia. «Di tutta questa brutta storia, quello che porterò sempre con me, oltre la vicinanza di tutti, sarà - ha scritto l'uomo nella sua pagina Facebook - la chiamata ricevuta da don Franco, così vuole essere chiamato il cardinale, che mi ha rasserenato il cuore. Auguro una serena Pasqua a tutti». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE