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"Sequestrarono migranti", tre condanne nell'Agrigentino

AGRIGENTO. Nove anni di reclusione ciascuno per le accuse di sequestro di persona a scopo di estorsione, tentato omicidio e detenzione illegale di coltelli fuori dalla propria abitazione.

Sono stati inflitti ieri mattina, al termine del processo con rito abbreviato, dal gup di Palermo Roberto Riggio nei confronti dei tre nigeriani arrestati il 22 dicembre del 2014. Si tratta di Victor Okori, 32 anni; Ike Esemele, 24 anni, e Abayumi Bamidini, 29 anni. I tre africani (difesi dagli avvocati Daniele Re e Roberto Maiorini) sono finiti a giudizio immediato a distanza di poco più di un anno dai fatti.

La pena inflitta è ridotta di un terzo per il rito speciale e sarebbe stata, quindi, di 13 anni e 6 mesi. Le vittime sono quattro pachistani sbarcati a Porto Empedocle appena il giorno prima di subire il sequestro. Gli stranieri erano andati in giro per le vie del centro di Agrigento a cercare abiti. Lì uno dei tre nigeriani adesso condannati li avrebbe adescati con una scusa.

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