AGRIGENTO. Secondo giorno per la nuova occupazione pacifica dei netturbini agrigentini rimasti senza lavoro e che da lunedì scorso hanno rimesso il presidio fisso davanti al Municipio di Agrigento. E stamattina, dopo la lettera inviata al prefetto per chiedere un incontro sulla vicenda, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, tornano in prefettura per chiedere una nuova riunione operativa che possa chiarire lo stato dell’arte della vertenza e capire come andare avanti. «La prefettura di Agrigento - spiega il segretario della Cgil Fp Alfonso Buscemi - rimane l’ultimo baluardo a cui rivolgerci per potere mettere tutte le parti interessate allo stesso tavolo in modo che, una volta per tutte, si impegnino non solo a parole, ma con i fatti e pr fatti intendiamo carte scritte, a trovare una soluzione per queste persone dopo che l’intesa sembrava a portata di mano». Il contenzioso, al momento, è infatti tra imprese e Comune che pare non intenzionato a firmare la cosidetta «clausola di sottomissione» che impegna le parti a prendere atto delle modifiche al contratto. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE