SICULIANA. La direzione distrettuale antimafia ha chiesto il rinvio a giudizio dell'imprenditore Antonino Gagliano, 48 anni, di Siculiana (Ag), accusato di due estorsioni con metodo mafioso. L'udienza preliminare si celebrerà il 16 marzo davanti al Gup di Palermo Alessia Geraci. Gagliano venne arrestato all'inizio dello scorso novembre. Il tribunale del Riesame, accogliendo in parte il ricorso della difesa, il 26 novembre scorso l'ha rimesso in libertà, sostituendo la custodia cautelare in carcere con l'obbligo di firma da adempiere 3 volte la settimana. Gagliano in questa inchiesta è accusato di aver imposto la fornitura di calcestruzzo a un costruttore che stava realizzando alcuni fabbricati a Porto Empedocle (Ag). I carabinieri, supportati dalle denunce dell'imprenditore, hanno accertato come il Gagliano, tramite fatture "gonfiate" riferite a forniture di calcestruzzo mai consegnato, abbia estorto diverse migliaia di euro. Decisiva è stata la collaborazione fornita dall’imprenditore che non si è piegato al racket del pizzo e ha denunciato il proprio estorsore.