AGRIGENTO. Dichiararono falsamente di possedere i requisiti per entrare nel consiglio di amministrazione dell'Asi, ma non ci fu alcun abuso di ufficio. I giudici della Corte di appello modificano in parte il verdetto di primo grado che scagionava tutti i nove imputati. Per i due amministratori, che rispondevano solo di abuso di ufficio, vale a dire l'ex sindaco di Joppolo Giancaxio, Salvatore Lo Dico, 58 anni, e l'ex assessore comunale di Racalmuto, Calogero Morgante, 71 anni, è stata confermata l'assoluzione, emessa l'8 ottobre del 2012 dal gup Stefano Zammuto. Sentenza ribaltata, invece, per i sette consiglieri che, secondo i giudici di appello, avrebbero dichiarato falsamente di possedere i requisiti per ottenere la nomina nel consiglio di amministrazione dell'Area di sviluppo industriale, ente che negli anni successivi è stato soppresso. La condanna a 15 giorni di reclusione per l'accusa di falso (esclusa l'aggravante di averlo fatto con l'obiettivo "di conseguirne un profitto") è stata convertita in una multa di 3.750 euro. la condanna è stata inflitta a Giuseppe Cacciatore, 64 anni, di Joppolo Giancaxio; Vincenzo Gagliardo, 44 anni, di Raffadali; Vincenzo Randisi, 47 anni, di Joppolo Giancaxio; Giuseppa Maria Francesca Gulisano, 52 anni, di Raffadali; Carmela Di Marco, 51 anni, di Racalmuto; Giuseppina Brucculeri, 41 anni, di Venaria Reale (Torino); e Massimo Parisi, 37 anni, di Aragona. Anche per loro, comunque, è stata confermata l'assoluzione di primo grado per l'accusa di abuso di ufficio legata alla nomina illegittima di cui avrebbero beneficiato. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE