LICATA. Cittadinanzattiva, con Maria Grazia Cimino e Tony Licata, torna ad intervenire sul depuratore comunale, sequestrato venerdì mattina dalla guardia costiera su disposizione della procura della Repubblica di Agrigento. Il movimento chiede «che da questo provvedimento di sequestro derivi una audit tecnico -funzionale, che accerti le manchevolezze, le carenze, le disfunzioni, le omissioni tecnico gestionali, e che dopo si reperiscano le risorse necessarie per il ripristino tecnico dell’impianto».
«Oltre a ciò è nostro auspicio – aggiunge Cittadinanzattiva - che chi predisporrà la relazione, prescriva anche la corretta pianta organica da utilizzare e le migliori tecniche di gestione di un impianto di così complessa conduzione, compresa la linea fanghi, la loro disidratazione, il corretto utilizzo del bio gas che si deve necessariamente produrre. E badate che questi non sono sogni, ma buone pratiche di conduzione di impianti di depurazione».
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