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Licata, torna libero l'aggressore del sindaco

Il giudice ha disposto la scarcerazione del pescivendolo, emettendo nei suoi confronti la misura che gli vieta di avvicinarsi al municipio ed all’abitazione del sindaco di Licata

LICATA. E’ tornato in libertà ieri pomeriggio Alessandro Incorvaia, pescivendolo licatese di 40 anni che nella tarda mattinata di mercoledì aveva colpito con una testata il sindaco di Licata Angelo Cambiano, facendolo finire in ospedale dove gli era stata diagnosticata la rottura delle ossa nasali.

Dopo il gesto il licatese era stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso nella camera di sicurezza della caserma. Ieri mattina è stato condotto davanti al giudice monocratico di Agrigento per essere processato per direttissima. L’uomo è assistito dall’avvocato Francesco Lumia. Il giudice ha convalidato l’arresto di Alessandro Incorvaia e rinviato il processo. Poi ha disposto la scarcerazione del pescivendolo, emettendo nei suoi confronti la misura che gli vieta di avvicinarsi al municipio ed all’abitazione del sindaco di Licata.

L’episodio, come si ricorderà, si era verificato intorno alle 12 di mercoledì scorso. Alessandro Incorvaia, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia cittadina che indagano coordinati dal capitano Marco Currao, una volta al municipio era riuscito a guadagnare il primo piano del palazzo, dove c’è l’ufficio del sindaco.

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