La Prefettura di Agrigento emette un'informativa liberatoria e riabilita la società “Cava San Giovanni srl” di Sambuca di Sicilia. La ditta aveva ricevuto un’informativa antimafia perché il socio Pasquale Maggio è fratello di Antonino, arrestato il 5 luglio del 2008 nell’operazione “Scacco matto” che disarticolò le famiglie mafiose del versante di Sciacca individuando tutti i mandamenti che operavano nelle zone limitrofe. Tuttavia l’imputato è stato assolto con sentenza definitiva e la società, sulla base del pronunciamento giudiziario, chiedeva l’aggiornamento dell’informativa. Parallelamente era stato chiesto al Distretto minerario di Caltanissetta l'annullamento della revoca dell'autorizzazione all'esercizio di cava emessa proprio sul presupposto dell'informativa prefettizia. L’ente che rappresenta il governo nella provincia, però, negava la revoca del provvedimento sostenendo che a chiederlo doveva essere una pubblica amministrazione e non la stessa società. La “Cava San Giovanni”, patrocinata dagli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, ha quindi proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia chiedendo la «declaratoria di illegittimità del silenzio serbato dall’amministrazione sull'istanza di aggiornamento dell'informativa antimafia». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE