AGRIGENTO. Erano in mare in balia delle onde davanti la costa agrigentina. Morti durante il viaggio verso una 'terra promessà che non potranno mai vedere. È il destino dei due migranti i cui cadaveri sono stati avvistati in mattinata da un elicottero della Guardia Costiera. Ed è subito scattato l'allarme per cercare altri eventuali corpi senza vita o dispersi ancora da soccorrere. È entrato così in azione lo spiegamento di forze e mezzi. Il cadavere di uno dei migranti, un uomo di mezz'età è stato recuperato nel primo pomeriggio. L'altro, inizialmente avvistato, a causa della risacca delle onde, è momentaneamente scomparso. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Intanto con il passare delle ore l'ipotesi di un naufragio, secondo quanto si è appreso, ha perso consistenza, mentre appare probabile che i due siano morti mentre tentavano di raggiungere la costa. In ogni caso anche in serata nonostante le avverse condizioni meteorologiche sono proseguite le ricerche da parte della Guardia Costiera nel tratto di mare antistante la località Torre Salsa da parte della Guardia Costiera di Palermo, che ha coordinato l'intervento di due motovedette della Capitaneria di porto di Porto Empedocle e di un elicottero del 2 Nucleo Aereo di Catania. Impegnata nelle operazioni anche una delle unità maggiori della Guardia Costiera, la Nave Dattilo CP940, che con i propri battelli ha effettuato le ricerche lungo la costa. Il velivolo della Guardia Costiera è decollato dopo che un gruppo di migranti (forse una trentina) era giunto sulla spiaggia di Torre Salsa, ed era stato avvistato dai carabinieri. Alcuni di loro hanno fornito versioni discordanti riferendo che erano circa 40 ed erano stati trasportati da una imbarcazione che li avrebbe lasciati in mare davanti alla costa. Il racconto, tuttavia, non ha convinto gli investigatori per cui è stata disposta una perlustrazione del tratto di mare da parte della Guardia Costiera. Presenti anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo. È stata quindi trovata l' imbarcazione di circa sei metri, con la quale sono arrivati i migranti sulla spiaggia. I migranti sono stati portati in Questura ad Agrigento (dov'è situato l'ufficio per le identificazioni) per essere ascoltati con un mediatore culturale. Tony Iwobi, responsabile federale Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord in una nota dice: «Mentre il nostro presidente del Consiglio ridicolizza l'Italia al Consiglio UE, facendosi giustamente tirare le orecchie dal governo ungherese, sulle coste siciliane anche oggi, purtroppo, abbiamo visto gli effetti della pessima politica migratoria del duo Renzi-Alfano. Altre vittime sulla coscienza dei buonisti del Pd e dei loro alleati».