AGRIGENTO. Pietro Campo è «uno dei soggetti più carismatici nel contesto mafioso della provincia di Agrigento, soprattutto dopo l'arresto del boss Leo Sutera», così il tribunale del Riesame di Palermo motiva il provvedimento con cui, accogliendo l'appello della Procura, dispone il carcere per Pietro Campo, capomafia agrigentino per cui il gip aveva respinto la richiesta della custodia cautelare in carcere.
I pm Claudio Camilleri ed Emanuele Ravaglioli e l'aggiunto Maurizio Scalia, titolari dell'indagine denominata Icaro, che portò in cella 13 boss e gregari della provincia di Agrigento, hanno fatto ricorso contro il rigetto della custodia in carcere per undici persone per le quali il gip, non ritenendo sussistenti i gravi indizi del reato di associazione mafiosa, respinse l'istanza della misura.
Tra questi anche Campo, capo del clan di Santa Margherita Belice, già condannato per mafia, e Stefano e Vincenzo Marrella della «famiglia» di Montallegro. Per tutti il Riesame ha disposto il carcere, misura che verrà applicata se la Cassazione confermerà il provvedimento.
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