AGRIGENTO. Bello rapire ragazzi e ragazze di terza media con racconti di vita vera». Salvatore Vella, sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento, commenta così, su Facebook, l' incontro sul bullismo con gli alunni dell' istituto comprensivo Mariano Rossi. Il magistrato, accogliendo l' invito del Rotary, ha parlato di una ormai lunga esperienza, in provincia, di indagini su fatti gravissimi commessi ai danni di minori. C' è uno spaccato della realtà agrigentina, fatto di bullismo e anche di violenza sessuale nei confronti di minori, che stenta ad emergere anche se importanti passi in avanti sono stati fatti e Vella, come sempre, ha fatto riferimento ad esperienze maturate sul campo. «Ricordo - dice - quando sono arrivato alla Procura della Repubblica di Agrigento, di essermi occupato di un ragazzo che si è suicidato dopo essere stato pesantemente bersagliato dai compagni. Non si è potuto procedere nei loro confronti perché minori di 14 anni e dunque non imputabili». Ma in questi casi sono gli altri, i compagni che notano questi atteggiamenti, i primi a dovere reagire, a non emarginare chi viene colpito da atti di bullismo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE