AGRIGENTO. Minaccia, con il collo rotto di una bottiglia di vetro, un agrigentino di 27 anni che, tranquillamente, percorre la via Empedocle. Urlando frasi incomprensibili, riesce a farsi consegnare quanto il giovane ha con sé: un Iphone d'ultima generazione. Arraffato il bottino, il malvivente fugge a gambe levate, facendo perdere le proprie tracce. Ma per poco, anzi pochissimo, tempo. La polizia di Stato, giovedì mattina, dopo un'intensa attività investigativa, è riuscito non soltanto ad identificare il rapinatore ma anche a rintracciarlo e a sottoporlo a fermo di polizia giudiziaria. Alla casa circondariale di contrada Petrusa, ad Agrigento, è così finito Rochdi Daoura, tunisino, di 26 anni. Dovrà rispondere dell'ipotesi di reato di rapina. L'Iphone sottratto al giovane agrigentino non è stato però, purtroppo, ritrovato. Le indagini, in tal senso, sono ancora apertissime e non è detto che il telefono cellulare d'ultima generazione non possa venire ritrovato al più presto. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE