Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Agrigento, chiesti 20 anni per l'ex superlatitante Messina

AGRIGENTO. «Da sempre fa parte di Cosa Nostra, da ragazzino ventenne fece parte del commando che uccise il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli e poi scalò le gerarchie arrivando al vertice delle famiglie della provincia di Agrigento». Per il pm della Dda Rita Fulantelli - ieri all'ultimo processo in primo grado dopo il suo trasferimento alla procura generale di Palermo - l'ex superlatitante Gerlandino Messina, 43 anni, deve essere condannato a 22 anni di reclusione. Il boss, catturato il 23 ottobre del 2010 dalle teste di cuoio dei carabinieri in una palazzina di Favara, doveva scontare un ergastolo definitivo per associazione mafiosa e omicidio oltre a svariate altre condanne. Dopo il suo arresto la Dda ha istruito un nuovo processo (nel quale anche la sorella Anna in primo grado è stata condannata a 6 anni con rito abbreviato) in cui è imputato di associazione mafiosa per tutto il periodo scoperto da precedenti condanne. «Dalla sentenza del maxi processo Akragas - ha ricostruito ieri il pm - fino al giorno dell'arresto ha continuato a far parte di Cosa Nostra scalando tutte le gerarchie. L'esame dei pizzini ritrovati nel covo ha consentito di delineare il suo ruolo di boss operativo che si interessa di affari e appalti controllando il territorio». Il magistrato ha ricordato, in particolare, il presunto interesse del boss nei confronti dei lavori per il raddoppio della statale 640 e nelle attività all'interno della miniera Italkali.

leggi l'articolo completo