RACALMUTO. «Maltrattamenti in famiglia» e «lesioni personali aggravate». E' per queste ipotesi di reato che i carabinieri della stazione di Racalmuto, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, hanno arrestato, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto e richiesta dal pubblico ministero Santo Fornasier, Eugenio Capitano, 37 anni. A fare partire l'inchiesta a carico del disoccupato racalmutese sarebbero state - scrivono i carabinieri della compagnia di Canicattì - svariate denunce formalizzate dai familiari. Giovedì è stato eseguito l'arresto ed Eugenio Capitano è stato trasferito alla casa circondariale Petrusa di Agrigento. Il racalmutese avrebbe, stando all'inchiesta condotta dai carabinieri della stazione di Racalmuto, più volte, selvaggiamente picchiato il padre di 83 anni. A quanto pare per vecchi alterchi, mai veramente archiviati, nonché per motivi di soldi, il trentasettenne, a partire dallo scorso 23 dicembre, avrebbe ripetutamente inferto calci e pugni contro l'anziano genitore.