LICATA. Ultimo giorno di parti, oggi, nel Punto Nascite del San Giacomo d’Altopasso. Da domani, primo giorno del 2016, le donne licatesi dovranno raggiungere Agrigento e Canicattì per mettere al mondo i loro bambini. Entra in vigore il primo gennaio, infatti, il provvedimento di chiusura del Punto Nascite adottato dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Salvatore Diego Ficarra.
Misura decisa dal manager dell’Asp in quanto dal Ministero della Sanità, malgrado le assicurazioni delle scorse settimane circa la proroga concessa al Punto Nascite licatese, non è ancora arrivato alcun incartamento in merito. Ficarra, come reso noto lunedì sera dalla Cgil funzione pubblica del San Giacomo d’Altopasso, non ha potuto fare altro che firmare il provvedimento di chiusura.
Da domani le puerpere che dovessero presentarsi al pronto soccorso del presidio licatese, chiedendo di poter partorire, dovranno essere indirizzate verso i nosocomi di Canicattì o Agrigento. Ovviamente tale situazione comporterà non pochi disagi per le donne e le loro famiglie. Non si può escludere, inoltre, la percentuale di rischio, considerato che raggiungere i due ospedali agrigentini più vicini a Licata comporta non meno di un’ora di strada a bordo della propria auto, o delle autoambulanze del San Giacomo d’Altopasso. Ambulanze che, come rimarcato dalla Cgil funzione pubblica del presidio, non hanno i cosiddetti criteri “Stem e Stam”.
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