AGRIGENTO. Il «de profundis» probabilmente è solo rimandato perchè non si sa ancora a cosa potrà servire, concretamente, il gesto con cui ieri il Comune di Agrigento ha congelato il destino del consorzio universitario. Il Comune di Agrigento ha infatti spiegato di aver deliberatamente fatto venire meno numero legale alla riunione del Consiglio di Amministrazione del Polo Universitario.
La decisione - sostiene il sindaco Calogero Firetto con una nota stampa ufficiale - è stata presa per per evitare che l'ex provincia recedesse dal Consorzio facendo venire meno la compagine consortile. Sarebbe stata così, la morte dell'Università ad Agrigento. Il Governo regionale con il suo presidente in testa - ha dichiarato Lillo Firetto - dovrà, con la Finanziaria in gestazione, dare certezza di esistenza al Consorzio Universitario, prevedendo il relativo contributo.
Occorre che il presidente Rosario Crocetta assuma un impegno chiaro in fase di proposta all'Assemblea Regionale Siciliana, evitando di lasciare la vicenda all'iniziativa di qualche pur volenteroso parlamentare». E sulla vicenda sono intervenuti ancora una volta, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
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