CANICATTI'. È pesante il bilancio dell'incendio che nella notte tra martedì e mercoledì alla periferia di Canicattì ha interessato il parco automezzi di una ditta che commercializza carni macellate. Il deposito si trova in contrada Corrigi a ridosso della strada statale 190 che collega Canicattì con la vicina Delia. L'attività fa capo ad una persona di Canicattì di cui le forze dell'ordine non hanno riferito le generalità così come non hanno voluto fornire particolari sull'accaduto e soprattutto azzardare ipotesi sull'origine del rogo. Proprio questo eccessivo riserbo più che una smentita sembra avvalorare l'ipotesi che gli investigatori della compagnia dei carabinieri di Canicattì, guidati dal tenente Mario Amengoni, stanno lavorando all'ipotesi della non accidentalità del rogo. I danni sono comunque pesanti ma avrebbero potuto esserlo di più. Le fiamme infatti hanno distrutto un furgone frigorifero Fiat Daily, e due autovetture Fiat Punto. I mezzi assieme ad altre autovetture si trovavano tutte parcheggiate a poca distanza l'una dall'altra nell'ampio spiazzale intorno ai capannoni e alle celle frigorifere utilizzate dalla ditta per la conservazione e lavorazione delle carni prima della vendita all'ingrosso a dettaglianti delle province di Agrigento e Caltanissetta. L'allarme al centralino dei vigili del fuoco e a quello dei carabinieri i cui comandi sono entrambi nello stabile di via Tenente Di Dino è scattato nel cuore della notte. Quando i soccorritori sono giunti in contrada Corrigi di sopra le fiamme erano ormai alta ed il furgone e le due utilitarie erano già pressoché distrutte. I vigili del fuoco sono riusciti ad evitare che altre auto in sosta nelle adiacenze finissero in cenere. Il calore e la cenere ha danneggiato parte della carrozzeria. Il danno subito di diverse decine di migliaia di euro sarebbe coperto da assicurazione. Non è dato sapere se sul posto siano state trovate tracce di liquido infiammabile. Il titolare dell'attività commerciale, suoi collaboratori e dipendenti sono stati sentiti dai carabinieri ma non sembra siano stati in condizioni di indirizzare le indagini. Gli investigatori stanno vagliando anche le immagini di sistemi di videosorveglianza presenti in zona e lungo le strade di passaggio nei pressi dell'azienda di commercializzazioni di carni.