AGRIGENTO. Lavoro, coesione sociale, politiche in favore di chi soffre, per una fede a servizio del prossimo. Questi gli argomenti chiave nell'augurio che il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ha formulato per la città dei templi in occasione del Santo Natale. «In tempi così duri, di crisi, buon Natale significa credere nella speranza, nel cambiamento, ripartire da ciò che di buono abbiamo nel nostro territorio per poter guardare al futuro con ritrovato entusiasmo. Siamo nell'anno della misericordia- continua Montenegro - e quindi il riferimento a ciascuno di noi affinché sappiamo guardare al prossimo come se fosse Gesù Bambino, è l' augurio di fare l' esperienza della misericordia affinché nessuno si senta solo», ha detto il cardinale. Poi ha aggiunto: «Non si può vivere nella paura degli altri», facendo chiaro riferimento più che agli attacchi terroristici, soprattutto a chi appare diverso perchè viene da lontano. «Una certa paura esiste perchè forse enfatizzata mediaticamente». «La morte di settecento bambini- aggiunge- è sotto gli occhi di tutti, ma sembra non importare a nessuno. Siamo capaci di allarmarci se qualcuno ci toglie qualcosa ma nessuno sembra accorgersi delle atrocità che ci circondano. Eppure le scelte sbagliate della politica ci hanno rubato settecento bambini nella totale indifferenza». Negli anni passati Montenegro ha parlato di "Vero Natale".