AGRIGENTO. Abbandonati e dimenticati in una stanza che si affaccia sull'atrio di palazzo dei Giganti. E se non fosse stato per il fatto che proprio quella stanza, adesso, serve, tant'è che s'è deciso di sgomberarla e sistemarla, chissà quando sarebbero stati rinvenuti. Si tratta di una colonnina, un capitello e due frammenti di una lapide - certamente le più preziose - risalente al 1297 con iscrizioni in carattere leonini di dieci versi dedicate a Federico di Svezia.
Lapide nella quale si narra della fondazione e ricostruzione delle mura di Agrigento. I quattro elementi, una volta ritrovati, sono stati - durante le operazioni di sgombero della stanza - posti per terra, «senza alcuna attenzione per la loro conservazione». Qualcuno se n'è però accorto e l'amarezza è immediatamente serpeggiata, con tanto di fotografie su Facebook. «La lapide con iscrizione risalente al 1293, dedicata a Federico di Svevia, - è stato scritto sul social network - è proprio il caso di dirlo, è una pietra miliare della nostra storia cittadina! Che cani e gatti abbiano pietà di essa, più di quanto hanno fatto gli uomini!». Il riferimento è stato chiaro. È stato al fatto che reperti tanto importanti, in quanto rappresentano un pezzo della storia della città, sarebbero stati lasciati nell'atrio del Municipio.
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