LICATA. Il Comitato No Peos segna un punto nella battaglia che da anni conduce contro la realizzazione di un parco eolico offshore nel mare di Licata. Il Tar del Lazio, organismo davanti al quale si discute il ricorso presentato contro il parco, ha accolto alcune richieste dei legali del Comitato.
“Si è tenuta a Roma presso il Tar del Lazio l’udienza – si legge in una nota diffusa ieri da Salvatore Licata, presidente del Comitato no parco eolico offshore - dedicata al Parco eolico off shore che si vorrebbe realizzare nello specchio acqueo del Golfo di Gela. Accolte le richieste dei nostri legali che chiedevano un differimento della discussione di merito per “motivi sopraggiunti” e legati alla lettera di diffida che la Soprintendenza del Mare della Sicilia, retta dal professor Sebastiano Tusa, aveva inviato alla proponente Mediterranean Wind off shore, dal voler iniziare i lavori di realizzazione in quanto la Soprintendenza non era mai stata invitata nei tanti tavoli delle varie Conferenze di servizi effettuate, onde poter dire la propria ed anche in considerazione della forte valenza archeologica rappresentata da quello specchio acqueo, notoriamente ricco di reperti, molti dei quali già portati alla luce”.
Ma c’è anche un’altra motivazione addotta dai legali del Comitato.
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